top of page

LE CARATTERISTICHE NELLO SPECIFICO

Alto grado di isolamento

Il risparmio energetico è uno degli obiettivi generali posti alla base del progetto, unitamente all’utilizzo di fonti naturali rinnovabili.

Il maggior costo sopportato per l’isolamento viene compensato dal risparmio nella gestione energetica dell’edificio, sia riferito al disperdimento invernale che alla protezione dal calore estivo. Si calcola che il periodo di ammortamento sia di 3/4 anni.

 

In questa visione il progetto compie scelte importanti:

 

Le pareti di facciata 

Le pareti di facciata dello spessore di 40 cm, raggiungeranno livelli di isolamento superiori di quasi il 50% ai parametri di legge e saranno così eseguite:

Superfici opache:

  • pannelli con struttura in legno lamellare dello spessore di 27 cm con interposto isolante naturale.

  • rivestimento esterno: il pannello PIZ della Zecca di Cosio Valtellino è costituito da una lastrina di 12 mm in malta cementizia montata su isolante, per uno spessore totale di cm 6: la lastrina è additivata con ossido di titanio in grado di abbattere l'inquinamento organico a contatto con la superficie. Trattasi di innovazione lanciata in occasione di EXPO 2015 e da noi già attuata.

  • pannelli interni in fibra gesso su sottostruttura, per uno spessore totale di cm 7,in funzione di finitura secondo le prescrizioni ASL e di ulteriore isolamento. Il sistema facciate realizza un REI 90 agli effetti prevenzione incendi.

Superfici vetrate:

  • la diffusa presenza di superfici vetrate è volta, oltre che a conseguire il comfort di chi lavora, anche ad utilizzare la più elementare delle fonti energetiche naturali: la luce; non trascurabile il risparmio di energia elettrica.

  • le grandi vetrate verso il parco, create per il comfort di chi lavora, sono composte da una lastra alta 12 m con spessore cm 7, formata da triplo cristallo con doppia camera; le specchiature di cristallo dispongono di una sottostruttura in poltruso a taglio termico anticondensa. La spinta del vento è contrastata da n° 3 colonne in acciaio, che attraverso mensole reggono la lastra in cristallo. Tale soluzione innovativa, oltre che realizzare un notevole isolamento, consente il completo abbattimanto della condensa anche in condizioni estreme e l'eliminazione di superfici strutturali orizzontali, usuale habitat di batteri.

  • negli uffici serramenti in alluminio a taglio termico e vetrocamera basso emissivi.

 

La copertura

Per il Pastificio sono stati realizzati due tipi di copertura: in lamiera, con isolante in lana minerale spessore cm 20 per la zona produttiva e un tetto giardino spessore cm 45 per il corpo destinato agli uffici.

Analogo grado di isolamento si raggiungerà per la copertura della Torre Tonda e della Scuola Materna.

 

Dati quantitativi:

 

Trasmittanza U (misura in prima approssimazione la quantità di calore che attraversa le pareti)

 

Facciate:

Trasmittanza di legge                                          U = 0,34 W/mqK   

Trasmittanza di progetto dei pannelli in legno          U = 0,18 W/mqK

 

Coperture:

Trasmittanza di legge                                          U = 0,30 W/mqK   

Trasmittanza di progetto                                       U = 0,18 W/mqK

 

 

Utilizzo di materiali naturali

Il Progetto Iris ha utilizzato, in un ambito ragionato e realistico, materiali naturali ed ecocompatibili, di minima "energia grigia". Sono stati esclusi pertanto materiali non naturali, di costo inferiore, normalmente usati in edilizia, provenienti dall'industria chimica, la cui lavorazione implica oltretutto consistenti emissioni inquinanti.

Si è posta attenzione anche ad una facile reperibilità di tutti i materiali, evitando alti tassi di inquinamento dovuti a lunghi trasporti; si è estesa tale attenzione evitando materiali che, nell'economia globalizzata, provengano dallo sfruttamento della mano d'opera minorile.

 

Utilizzo del legno e tendenza all'impatto zero.

 

"Senza esagerare possiamo dire che sono in gioco il futuro del nostro pianeta,

 la vita della gente, la salute dell'economia globale,

la pura sopravvivenza di alcune nazioni..."

 

Sono le parole che il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon ha pronunciato alla 17ma conferenza mondiale sui cambiamenti climatici di Durban.

 

Tendere all'impatto zero sul pianeta è la nuova frontiera dell'architettura, cui si dovrà arrivare al più presto con normative internazionali, dal momento che tutte le lavorazioni, in primis quelle connesse all'edilizia, producono ogni giorno consistenti quantità di inquinamento, misurabili in prima approssimazione nella preoccupante e considerevole emissione di anidride carbonica CO2 (l'edilizia è responsabile per il 52% dell'inquinamento atmosferico).

Ogni ciclo produttivo, pensato esteso a tutta la filiera a partire dalla materia prima fino allo  smaltimento finale, tende all'impatto zero solo se è volto all'utilizzo di materiali vegetali.

Infatti il legno, quando è sotto forma di pianta, per la fotosintesi clorofilliana assorbe nella sua vita l'anidride carbonica; quando viene lavorato c’è emissione di anidride carbonica , come in tutte le lavorazioni. Nel ciclo vegetale la somma algebrica fra l'anidride carbonica emessa e quella assorbita tende a zero, risultando in certi casi addirittura negativa. Lo è quando si ha cura, come nel nostro caso, di pretendere che il materiale ligneo provenga da boschi a taglio controllato, presenti anche in territorio nazionale; in tali boschi il disboscamento è compensato dall'impianto di nuove essenze vegetali, secondo una puntuale programmazione certificata che persegue la conservazione o addirittura l’aumento del patrimonio arboreo.

In quest'ottica si è posta la realizzazione delle pareti di facciata in legno.

 

Utilizzo di fonti rinnovabili naturali, autonomia energetica

L'energia richiesta dalla produzione di pasta è considerevole. Il progetto, accanto al contenimento dei consumi energetici derivante dall’efficienza dell’involucro, ha realizzato impianti di generazione di energia da fonti rinnovabili naturali: fotovoltaico e solare termico.

L'attuale impianto fotovoltaico copre in discreta parte l'esigenza di energia: è prevista l'estensione su tutta la superficie di copertura (mq 12.000)

​

Depurazione naturale degli scarichi in luogo

Gli scarichi del Pastificio non vanno a gravare il depuratore pubblico, ma vengono depurati in loco mediante un impianto di fitodepurazione.

Un secondo impianto è previsto per il Centro Servizi.

​

La depurazione degli scarichi avviene ad opera delle radici di piante macrofite radicate emergenti, operanti nell'impianto a flusso superficiale libero e nel laghetto adiacente: l'aspetto è quello di un laghetto con ninfee, di piacevole impatto ambientale.

​

Recupero dell'acqua piovana

Il sistema delle acque piovane si avvale di vasche di raccolta, per il recupero dell'acqua a fini irrigui.

 

Corretto inserimento ambientale

Il progetto riserva una particolare cura all'inserimento ambientale, collocandosi il complesso edilizio nella pianura cremonese caratterizzata da ampie zone coltivate, da antiche cascine in mattoni e da piccoli centri abitati. Gli edifici richiamano per colori e materiali gli stessi elementi dell'ambiente agricolo: lo stesso pastificio, pur nella sua inevitabile compattezza, si inserisce nell'ambiente grazie anche alla sua articolazione in un corpo alto ed in un corpo basso coperto da giardini pensili.

La stessa morfologia della Torre Tonda costituisce un richiamo formale ai silos presenti ovunque accanto alle cascine di produzione agricola.

STUDIO FILOCCA | via Gramsci n° 9 | Seregno | Monza e Brianza | Tel./Fax 0362-234100 | mail: arch.filocca@libero.it

bottom of page